venerdì 7 marzo 2008

Non E' Un Paese Per Vecchi

di Ethan e Joel Coen (2008 - Durata 122')

Il Buono, L'Umano e il Cattivo.
C'è il Buono, lo Sceriffo Bell, che si prodiga a preservare la vita in un mondo ormai inaridito, c'è l'Umano, Llewelyn Moss, che si lascia sedurre del male e quando comprende il suo peccato originale non può più sfuggire dalla sua dannazione, e c'è il Cattivo, il Killer Chigurh, che rinuncia alla sua umanità per dedicarsi allo sterminio del "bestiame". La dualità tra bene e male si manifesta nella (tele)visione dell'ultima opera dei Coen e riflette la disperata lotta per la sopravvivenza della malcapitata umanità, divisa tra una sfuggevole morale di giustizia e l'attraente consuetudine dell'ingiustizia. "No Country For Old Men" è una landa desertica sulla quale si dimenano creature svilite braccate dallo spietato fantasma della morte, la rassegnata descrizione della normalità e la sua banale discesa verso il male. Una malattia incurabile che intacca ogni tessuto e genera un'inarrestabile spirale di violenza, fisica e morale, che non concede redenzione. Un film condivisibile nella teoria e magistrale nella forma, che merita ampiamente ogni riconoscimento ricevuto. Pessimisticamente perfetto. Voto 8,5

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Di più! Di più! Di più!!!
Ale55andra

Anonimo ha detto...

Ottima recensione, condivido in pieno! Estremamente pessimista, ma mai gratuito.

"La dualità tra bene e male si manifesta nella (tele)visione"

Tutti i miei complimenti! I personaggi riflessi sul televisore hanno colpito molto anche me, ma non riuscivo ad esprimere bene la cosa a parole. Frase tanto semplice quanto azzeccata!

Holzeweg ha detto...

Lo sai che sono severo AleX! ^_^
(anche se mi sono sentito in dovere di aggiungere mezzo punto al Petroliere...)

Ti ringrazio per l'apprezzamento t3nshi, non sai quanto ho faticato per cercare di trascrivere le idee che il film esprime in maniera così allusiva... ^_-